LEONARDO CUMBO Aldo Gerbino (da Stilos del 28/09/1999)
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Piu’ rutilante, variabilmente eclettica, si pone la ricerca plastica
di Leonardo Cumbo, il suo itinerario agisce sul versante del paradosso,
di un primitivismo segnato dall’ascesa verso l’idea primaria
della forma e della sua rappresentazione. Cumbo non si sottrae alla suggestione di ricomporre, in senso concettuale, pur collegandosi alle lezioni delle avanguardie storiche (se pur rivestendole d’una certa ironica ilarita’), la sua personale idea del corpo. Di particolare interesse la ricerca su “organotracce” dove nella commistione dei materiali d’uso, sagome organiche si attestano quale icone della dissoluzione e del commercio. Una sorta di inventario para-bionico dove il gusto della cromaticita’ si adegua al disegno un pò pulp per quel condensare il gusto (o il disgusto) alle nuove forme dell’estetica contemporanea...” |
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